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                     pezzamento  è  u ..  vite,  coltivata a  vigna  ba ,a, come  nella.  Sicilin .
                     . 'i coltivano  molto  le  f.'tve  e,  meno,  cavoliCiori,  , pinaci  e  hictol<.'.
                     Fra  i  cereali  sono  coltivati  orzo  ed  nv('n:\;  la  coltura del  grano
                     tende  ad  essere  a bba.n<lonata,  data la  ~ca.rsis~ima resa (po<'o  più
                     <·he  due volte e  mezzo  il seme).  P er ornnnwnto  n i  c giardini •  c'ò
                     qualche  brutto  albero  di  cipresso  ed  anch'  qualche  palma.
                        Oli  arhust i  Corni  cono tutto il combu  t i bile neces1;ario agli  a bi·
                     tanti.  Carbon<•  ne  \'iene fatt.o  poco  o  uirnlc i  abbiamo  visto  una
                     soht  carbonnitt  u  ~lontc Lissandro.  Gli  t\rbu. ti  \'<.'ngono  bruciati
                     <·ome  tnli :  il  Rosmarinus,  i  Ci.st1l8 l'Erica,  il  Pistaciu ;  gli  abi·
                                                        1
                     tnnti  npp:lltano  llll •lnto  n.ppezzamento  tli  tt!n'<m<>  ed  acquistano
                     C'OSi  il <liritlìo  di  :tn<ln,l'vi  a  ''legnaro n.
                        Gli  <mimuli  donwst·ici  sono  pochi.  Lo  galllno  vongouo  tenuto
                     dtiuso  ir\  stl't>Lh•  guhbic  che sembrano  nns11o;  di  bovini  nel  l {)4.7
                     c·e  n'crauo  Kolo  nove e  eli maiali vendìdue.  n,volli  e  muli  niente;
                     solo  CJUakhe  a!lino.  LA>  capre sono più numerose  e  la  loro  aziono
                     :mlla  \'egetazione  è  abbastanza  ensibile i  solo  le  piante  dei  alti
                     di  roC'rin  . ono  immuni  anche  dal  morso  delle  capre.  I  conigli
                     .-elvatici,  un  tempo  molto  numerosi  nelPiRoln,  ono  ora  in  netta
                     tliminuziooc.  Alla  presenza.  anticam('ntc  d  lle  capre  ~ehratiche
                     nEc'll<'  i. ole  Egllcli  snrcbbe  dovuto  il loro  nome  cd  in  pruticolnr('
                     fJ uetlo  di  l<'ltviglll\tUl  {Acgusa,),  che  Jn,  h•f.{gt•nlln  identifica  con
                     l'isola  dt'Jl('  capre  in  cui  Omero  fa  approdare  Ulissc  (cfr.  En~i·
                     rl(}pttlia  Italiana,  l3: :122-523).

                        !Joichè  nel  dnr<·  la  lista  delle  piante, <'  poi  nella  de rrizione
                     clelia.  vegt>tnzion<.',  ricorrono  spesso  nomi  di  loC'ulità  che  non  si
                     ,~cdono  comparire  sulla  carta,  dobbiamo  chiù.rire  che  qut-sti
                     nomi  li abbiamo appresi  dalla nostra  guida,  nh•l\tore Incuviglio,
                     <'ll ltbbia.mo cinto loro una grafia che prohnbilmt'nte nou corriRpondo
                     bene  nò  alla  voce  dialettale,  nè a.Ua  suft  ev{'ntllalo  t raduzione  in
                     ìtalin.no.
                        Yr1  Jlnrtirohu·e  la.  catena  dorsale  ha  molti  più  nomi  di  cvwlll
                     riportati dallo,  carta,  dove spesso  un  dato  picco  ò contrassegnato
                     clalla,  semplice  quota,  c  dove  non  sono  nominate  le  c portellt• •,
                     <'ioè  i  pa  i,  cbo  portano  il  nome  di  uno dei  monti  che lo  fian·
                     t·beggia, o  il nome  della località a.  cui  danno  adito  sull'altro  ver·
                     -lnnte, oppurt' un nome che non si è potuto capire cosa. vole,. e dire.
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